io,Caterina Orsini


“Tutto ciò che l’uomo può fare è muovere le cose. E per farlo non ha a disposizione altro che il muscolo, sia che debba bisbigliare una sillaba o abbattere una foresta”
(C. S. Sherrington, 1924)

giovedì 16 febbraio 2012

LA LOMBALGIA


LOMBALGIA

La lombalgia, rappresenta un problema molto diffuso. Colpisce il 75% della popolazione adulta ed è la più comune causa di assenza dal lavoro sotto i 45 anni, normalmente scompare dopo pochi giorni, mentre nel 10 o nel 20% dei casi può diventare cronica.

Il mal di schiena è principalmente  causato da posture e abitudini scorrette assunte inconsapevolmente nella vita quotidiana e che, nel tempo, originano una serie di piccoli e grandi fastidi vertebrali e articolari, mentre in altri casi si presenta come conseguenze di traumi, di patologie congenite del rachide (scoliosi, ipercifosi…), patologie degenerative (ernie discali, artrosi…), sovrappeso, stress psicofisico. Dobbiamo anche ricordare che possono essere presenti sofferenze muscolo-legamentose, nonché articolari, per via dell’invecchiamento della popolazione e dello stile di vita contemporaneo più sedentario.

In base alla durata della sintomatologia dolorosa, la lombalgia si divide in:
acuta – passa entro i 15 giorni;
subacuta –permane oltre i 15 giorni;
cronica – ha una durata di oltre 6 mesi.

Il momento della giornata in cui si manifesta il dolore è importante perché può essere  indicativo nella ricerca delle cause (es. al risveglio, coi primi movimenti della colonna; verso  sera;  dopo essere stati seduti a lungo o nel momento in cui ci si alza dalla sedia; dopo uno forzo o un movimento incongruo…), perché agendo su di esse, durante un percorso di rieducazione posturale, si riescono ad ottenere migliori risposte dall’organismo sofferente.
Bisogna anche  indagare il tipo di dolore, la sua durata ed eventuali risposte a posizioni antalgiche o medicinali utilizzati dal soggetto algico.

Il dolore può essere:
Meccanico: tende ad aggravarsi col movimento;
Legamentoso: generalmente tende ad accentuarsi col riposo e si riduce col movimento;
Infiammatorio: si accentua nella seconda metà della notte.

A volte è già evidente una causa (ad es. ernia del disco, artriti, fratture osteoporotiche…), altre volte la lombalgia può colpire anche chi è in buona salute, ma ha dei disequilibri fra i diversi muscoli agonisti ed antagonisti che danno movimento al corpo. E’ molto importante quindi, quando si propone un percorso di rieducazione posturale, che lo stesso sia il più possibile globale ed abbia come obiettivo il ripristino dell'equilibrio delle diverse catene muscolari.

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