io,Caterina Orsini


“Tutto ciò che l’uomo può fare è muovere le cose. E per farlo non ha a disposizione altro che il muscolo, sia che debba bisbigliare una sillaba o abbattere una foresta”
(C. S. Sherrington, 1924)

lunedì 6 febbraio 2012

LA COLONNA VERTEBRALE, piano frontale e sagittale

1 LA COLONNA VERTEBRALE: RICHIAMI DI ANATOMIA

1.1 STRUTTURA
La colonna vertebrale è un vero pilastro centrale del tronco; oltre a questa funzione fondamentale di sostegno del tronco, il rachide gioca il ruolo di  protettore dell’asse nervoso (il midollo spinale, che passa nel canale vertebrale).
La colonna vertebrale è costituita da 24 vertebre  in totale (7 vertebre  cervicali, 12 dorsali, 5 lombari e 5 sacrali) disposte una sull’altra per formare il canale vertebrale.


Le normali curvature del rachide, permettono allo stesso di assorbire colpi ed urti.


Le curve nel piano sagittale
Sul piano sagittale la colonna vertebrale comporta quattro curvature che sono, dal basso all’alto:
1.curva sacrale, che è fissa per la fusione delle vertebre sacrali. Questa curvatura è a concavità anteriore;
2. lordosi lombare: a concavità posteriore;
3. cifosi dorsale: a convessità posteriore;
4. lordosi cervicale: a concavità posteriore.
Quando il soggetto è nella normale postura verticale, la parte posteriore del cranio, il dorso e le natiche, sono tangenti ad un piano verticale. L’entità delle curvature è definita dalle cosiddette frecce, cioè la distanza fra questo piano verticale e l’apice delle curve. In caso di postura equilibrata l’angolo sacrale è di 32°; il disco L3/L4 è rigorosamente orizzontale; la vertebra L3 è la più anteriore. La lordosi lombare è armoniosa, le articolazioni vertebrali posteriori hanno dei rapporti armoniosi fra loro; non esiste alcuna tensione muscolare anomala, gli istmi articolari sono liberi, la mobilità è normale (B. Bricot La riprogrammazione posturale globale ed. Statipro).
Le curve fisiologiche sono benefiche per la colonna vertebrale, aumentano la sua resistenza alle sollecitazioni di compressione assiale, le conferiscono una maggiore capacità di ammortizzare le pressioni e le sollecitazioni. É normale avere un certo grado di lordosi e di cifosi, non è normale ne che aumentino (iperlordosi e ipercifosi) ne che si riducano. Il rachide con curve accentuate è di tipo funzionale dinamico, mentre il rachide con curve appiattite è di tipo funzionale statico.
Le zone della colonna più esposte alle sollecitazioni, oltre ai muscoli, sono i corpi vertebrali, i dischi intervertebrali, i legamenti, le articolazioni interapofisarie.

Nel piano sagittale le alterazioni morfologiche tipiche delle curve del rachide sono:

-accentuazione delle curve fisiologiche: cifosi toracica accentuata, lordosi lombare, cifo-lordosi accentuata nelle due curve (a-b-c);
-diminuzione delle curve fisiologiche: cifosi toracica diminuita, lordosi lombare diminuita, cifosi e lordosi diminuite nelle due curve (d-e-f);
-estensione delle curve: cifosi toraco-lombare e lordosi toraco-lombare (d-f);
-scomparsa delle curve: dorso piatto o inversione delle curve (e)
Ad ogni disturbo statico corrispondono tensioni muscolari meccaniche anomale con sollecitazioni a differenti livelli e numerose conseguenze: - comparsa di dolori, di rigidità e di contratture (più o meno a lungo termine); - limitazioni di movimenti articolari, legate ai blocchi muscolari che favoriscono in questo modo la formazione di processi artrosici.

Le curve nel piano frontale
Sul piano frontale la colonna vertebrale non presenta alcuna curva (è rettilinea), alterazioni su questo piano sono funzionali o strutturali

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