io,Caterina Orsini


“Tutto ciò che l’uomo può fare è muovere le cose. E per farlo non ha a disposizione altro che il muscolo, sia che debba bisbigliare una sillaba o abbattere una foresta”
(C. S. Sherrington, 1924)

mercoledì 8 febbraio 2012

COLONNA VERTEBRALE, vertebre, dischi e legamenti

LA COLONNA VERTEBRALE: RICHIAMI DI ANATOMIA


1.2. STRUTTURA
Le vertebre


Se si scompone una vertebra tipo nelle sue parti costitutive, si constata che essa è formata da due parti principali, il corpo vertebrale in avanti e l'arco posteriore dietro.
Il corpo vertebrale è la parte più massiccia della vertebra.
L'arco posteriore, situato posteriormente al corpo vertebrale, ha una forma a ferro di cavallo, su di esso si fissano su ciascuna parte delle apofisi articolari e medialmente indietro si fissa l'apofisi spinosa.



E' importante constatare che queste due diverse parti costitutive si corrispondono in senso verticale. Così lungo tutto il rachide possiamo individuare tre colonne:
-una colonna principale (un pilastro anteriore): in avanti, formata dalla sovrapposizione dei corpi vertebrali, che esplica fondamentalmente una funzione di sostegno;
-due colonne secondarie (il pilastro posteriore): dietro il corpo vertebrale, formate dalla sovrapposizione delle apofisi articolari, che svolge essenzialmente una funzione dinamica.


I corpi vertebrali sono uniti fra loro dai dischi intervertebrali, le apofisi articolari sono unite fra loro da articolazioni del tipo delle artrodie.
      

 

Le vertebre variano leggermente misura e forma a seconda della regione della colonna, per permettere le varie funzioni, aumentano di misura partendo dalla zona cervicale a quella lombare, perchè devono sopportare più peso nella parte inferiore del rachide che nel collo.
-C1 e C2 (atlante ed epistrofeo, ossia le prime due vertebre cervicali) hanno una loro forma particolare per sorreggere la testa e permetterle ampi movimenti in avanti, indietro e rotatori;
-da C2 a L5 le vertebre hanno un'architettura simile costituita dal corpo vertebrale, dall'arco posteriore, da un processo spinoso situato posteriormente e da un processo trasverso che sporge lateralmente ad ogni lato.
Tra una vertebra e l'altra dal midollo spinale fuoriescono 31 paia di nervi spinali.


I dischi intervertebrali

L’articolazione fra due corpi vertebrali è una anfiartrosi. Essa è costituita da due piatti delle vertebre adiacenti riuniti fra loro dal disco intervertebrale. La struttura di questo disco è molto caratteristica, esso è formato da due parti distinte:
-una parte centrale, il nucleo polposo
-una parte periferica, l’anello fibroso formato da una successione di fasci fibrosi concentrici a decorso obliquo e incrociato rispetto ai fasci vicini.
Dunque il nucleo si trova rinchiuso in un alloggiamento inestensibile, fra i due piatti vertebrali al di sopra e al di sotto, e l’anello fibroso. Questo anello forma un vero tessuto di fibre che, nel giovane, impedisce ogni possibile fuoriuscita della sostanza del nucleo. Imprigionato sotto pressione nella sua sede, tra i due piatti vertebrali, il nucleo ha grossolanamente la forma di una sfera. Si può pertanto, in prima approssimazione, considerare che il nucleo si comporti come una biglia interposta fra i due piani, esso agisce come un distributore di pressione in senso orizzontale sull’anello.
Gli sforzi esercitati sul disco intervertebrale  sono notevoli e tanto maggiori quanto più ci si avvicina al sacro. Questo è comprensibile poiché il peso del corpo sopportato aumenta con l’altezza della parte sovrastante.

I legamenti Vertebrali   

Fra il sacro e la base del cranio, la colonna vertebrale intercala ventiquattro segmenti mobili; numerosi elementi fibro- legamentosi assicurano la connessione fra questi diversi segmenti.
Annessi al pilastro anteriore troviamo:
-il legamento vertebrale comune anteriore che decorre dalla base del cranio al sacro, sulla faccia anteriore dei corpi vertebrali;
-il legamento vertebrale comune posteriore che decorre sulla faccia posteriore dei corpi vertebrali e si estende dall’apofisi basilare dell’occipite al canale sacrale.
Annessi all’arco posteriore numerosi legamenti assicurano la connessione fra due archi vertebrali adiacenti: il legamento giallo, l’interspinoso, il sovra spinoso, l’intertrasversario ed i legamenti interapofisari. L’insieme di uesti legamenti determina una connessione estremamente solida fra le vertebre ed assicura una notevole resistenza meccanica al rachide.
La successione in senso verticale dei segmenti ossei e dei vari elementi di congiunzione legamentosa permette di distinguere un segmento passivo costituito dalla vertebra ed un segmento motore che comprende, dal davanti all’indietro: il disco intervertebrale, il forame di coniugazione, le articolazioni interapofisarie ed infine il legamento giallo ed il legamento interspinoso. La mobilità a livello di questo segmento motore è responsabile dei movimenti della colonna vertebrale.

BIBLIOGRAFIA
-Kapandji I. A.: Fisiologia articolare. Vol. 3 Tronco e rachide. Maloine. Monduzzi editore 1996;
-Thibodeau A.: Fondamenti di anatomia e fisiologia dell'uomo, Milano: Casa Editrice Ambrosiana, 1989


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